I “Poteri Forti” e la Democrazia partecipativa

Una Commissione Trilaterale fondata da Rockefeller nel ’73 e composta dai più facoltosi e potenti personaggi di USA, Europa e Giappone, una sorta di SuperGoverno Mondiale, (quelli che in Italia chiamiamo quasi con soggezione i “Poteri Forti“), detta le linee guida del capitalismo moderno, e come primo obiettivo si è posta l’azzeramento totale della democrazia partecipativa; mantenerne l’involucro ma svuotarne il contenuto.

La democrazia partecipativa, espressa per la prima volta in varie forme dai cittadini negli anni ’60 e ’70 dopo 3.000 anni di storia, è apparsa inaccettabile da chi deteneva il potere.
La Commissione si è così autoimposta di riportare il dominio dell’elite sui cittadini.

La storia del successo della “loro” democrazia (l’involucro appariscente ma privo di contenuti) è stato l’indurre grosse fette di popolazione all’assimilazione dei valori, atteggiamenti e modelli di consumo della classe media.
Per uccidere la democrazia partecipativa dei cittadini hanno preso grandi masse di cittadini e li hanno fatti diventare consumatori, … spettatori della cultura mass mediatica.

Il funzionamento efficace del “loro” sistema democratico ha necessitato l’immissione di un alto livello di apatia negli individui e gruppi, mettendoli nelle condizioni di non poter interagire con la società. In effetti nel passato queste masse erano escluse e tenute ai margini della società, e non partecipavano alla vita politica.

La cooptazione, (con varie forme di privilegi offerte ai singoli individui) venduta come “concertazione”, ha annientato le resistenze dei partiti di sinistra e dei sindacati ottenendo la cancellazione del radicalismo della lotta e l’annientamento del loro potere contrattuale; la loro funzione oggi è esclusivamente limitata al “baratto” dei livelli minimi accettabili dei diritti.

L’annientamento è tale che se oggi si verificano ingiustizie in una grande fabbrica o in un’Università, operai e studenti non contattano i sindacati o i partiti di sinistra, ma chiamano il Gabibbo, o le Iene.

Berlusconi, apoteosi commerciale di conflitto d’interessi, non è altro che il magnifico risultato odierno di questi concetti, italianizzati dalle precise indicazioni di Licio Gelli e della P2 e posti in essere dalla formidabile e completa occupazione dei media, realizzando di fatto in questo modo il controllo sociale.
Egli non solo ha minuziosamente applicato i concetti della Commissione Trilaterale, ma è arrivato ad allargarli con successo al Parlamento, oramai svuotato da ogni forma di partecipazione, ed ai Ministri stessi, con l’inserimento crescente di personaggi non pensanti ma da lui dipendenti per vari aspetti personali.

In quest’ottica, il forte e schietto dibattito interno che ha portato alle Primarie del PD, con il coinvolgimento diretto ed attivo, “partecipativo”, di 3 milioni di cittadini, appare senza dubbio in controtendenza con questa drammatica involuzione, indipendentemente da quale sia stato il suo risultato, e forse un primo flebile passo verso una democrazia partecipativa.


Commenti
C'è solo un commento per ora, perchè non farne un secondo?
  1. avatarBlog di Andrez » Blog Archive » Il lavoro e l’occupazione - 10 agosto 2010

    […] Andrez: Poteri forti e Democrazia partecipativa […]

    Lascia un Commento

Devi essere Registrato per poter laciare un commento!.