Droga. L’ONU: “la repressione ha fallito”.

Viene pubblicato dall’ONU un interessante Rapporto Unodc dove si evince che per la pubblica opinione l’attuale livello di controllo e repressione sugli stupefacenti ed il loro uso non funziona, indicando la necessità di un minore impegno della polizia nei confronti degli utenti ed un ben maggiore sforzo nella lotta ai trafficanti.

L’Ufficio dell’Onu su droga e crimine apre all’ipotesi di politiche diverse dal carcere per i tossicodipendenti, pur ribadendo la convinzione che la droga continui a essere una minaccia per la salute, intende tutelare la salute dei tossicodipendenti e combattere in modo più duro ed efficace il traffico di stupefacenti, invece che reprimerne il consumo.

L’Ufficio dell’Onu critica duramente le legislazioni che impongono pene troppo severe, e l’abitudine di cambiare le leggi su base politica: “La dipendenza è una malattia. E non esistono terapie di destra o di sinistra per cancro e diabete”.
L’allusione è ai governi occidentali come quello italiano che nel 2006 ha cancellato la distinzione fra sostanze “leggere” e “pesanti”, ignorando platealmente le raccomandazioni degli scienziati mobilitati sull’argomento.

… ma rifiutando poi essi stessi test antidroga organizzati all’entrata del Parlamento (salvo pochi volontari come Casini).

Degno di nota il caso delle Iene, condannati per aver trovato 16 parlamentari positivi su 50 testati con un tampone Drug Wipe.


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