Come ci vedono all'estero: 'Bordello di Stato'

berlusca_USAIl Bordello di Stato
Declino in Italia del primo ministro Silvio Berlusconi.
di JAMES Walston | 14 Set 2010 | dal Foreign Policy rivista americana letta in tutto il mondo dal gotha della Finanza, della diplomazia e dell’economia;  insomma la bibbia delle istituzioni internazionali.

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-“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta , non donna di provincia, ma bordello ! ” –

Cita Dante il giornalista Walston scusandosi:  “Ma questo passaggio dal Purgatorio è troppo appropriato per non essere utilizzato in questa occasione.”

E poi cita Paolo Sylos Labini dal suo libro pubblicato postumo nel 2006; ” Sylos Labini non era soltanto uno degli economisti più illustri d’Italia, ma un uomo di assoluta integrità che ha costantemente e molto apertamente rifiutato il compromesso con il potere. Nel suo ultimo lavoro chiede: ” Perché siamo caduti così in basso? ” e poi: “Io esorto i miei concittadini a svolgere un esame critico inflessibile della nostra coscienza civica , se vogliamo salire dall’abisso”. Il suo appello è stato più o meno la difesa di un economista all’economia di mercato e alle sue regole, per difendere la comunità contro lo sfrenato potere economico e politico del primo ministro e miliardario Silvio Berlusconi ed i massicci conflitti di interesse che hanno preso in giro queste norme.”

“Oggi l’Italia è stata buttata ancor più profondamente nella tempesta, così come la sua economia, e le residenze del primo ministro sono diventate bordelli – e non solo metaforicamente. Soprattutto, la nave dello Stato è di fatto senza timone. Ed io non sono certo l’unica persona che in questi giorni, in Italia cita questi versi di Dante.”
” C’è stata da tempo la mancanza di una chiara leadership, ma nel corso delle ultime due settimane la mancanza di direzione è diventata parossistica. Per la maggior parte del mese di agosto, Berlusconi ha minacciato le elezioni per portare Gianfranco Fini, (il ribelle ex alleato che ha rotto con il primo ministro in luglio e ha formato il suo proprio partito). Poi, quando i sondaggi hanno mostrato che l’unico vero vincitore in una votazione anticipata sarebbe stato Umberto Bossi e la Lega Nord, e, peggio, che c’era una buona possibilità che Berlusconi non avrebbe avuto una maggioranza nel Senato – il Cavaliere ha iniziato la marcia indietro. In questi ultimi giorni, nelle sue dichiarazioni pubbliche rinvia nuovamente le elezioni a fra tre anni, con la scusa di svolgere le “grandi riforme”. Ma l’obiettivo immediato è quello di adottare una mozione di sostegno controversasulla “giustizia “, che per Berlusconi significa dare a sè stesso l’immunità da procedimenti giudiziari ( “per andare avanti con il compito di governare”, dice ).”

“Berlusconi si vanta continuamente di gestire personalmente la sua politica estera, suscitando l’invidia dell’Europa, ma la realtà è diversa e controproducente, come gran parte della sua politica interna. La scorsa settimana, ha usato la sua presenza al Cremlino organizzando il Global Policy Forum a Yaroslavl, in Russia, per attaccare duramente Fini (pur senza nominarlo), dicendo che alcuni vogliono solo creare proprie “aziendine” In Italia, poi ha fatto l’ennesima denuncia ai “giudici comunisti ” ritenendoli colpevoli di bloccare lui e il suo popolo, e si è tolto di nuovo il cappello, profferendo effusioni, di fronte al dittatore libico Muammar Gheddafi, ha infine dichiarato che il Primo Ministro Vladimir Putin è “un dono di Dio per la democrazia” (peccato che l’Economist aveva appena descritto Putin come un avversario della democrazia e della libertà di stampa). Ancor più imbarazzante è stata la notizia che una delle lance della Libia, donate dall’Italia, aveva mitragliato un battello da pesca italiana in acque internazionali.”

“Nel frattempo, i guai domenstici di Berlusconi si moltiplicano. Il direttore di uno dei quotidiani di sua proprietà, Vittorio Feltri, ne Il Giornale ha criticato il Primo Ministro di essere indeciso e privo di leadership. Peggio ancora, il suo gradimento personale è sceso al 37 per cento (-4,9 punti percentuali da giugno), con il suo partito ‘il Popolo della Libertà’ che scende sotto al 30 per cento (dal 33,2 per cento in giugno e 37,4 per cento nelle elezioni del 2008 ), secondo un sondaggio Demos di inizio settembre (vedi tabella  a sx nel blog 😉 ).  Sapremo se la proposta di tenere altri 3 anni ha qualche possibilità alla fine del mese, quando la Camera dei Deputati dibatterà il piano in cinque punti di Berlusconi e voterà su di esso. Nel frattempo, il primo ministro sembra essere in un supermercato, nella speranza di raccogliere voti per compensare la perdita dei disertori di Fini – ha bisogno di trovarne almeno 19 per avere una maggioranza sicura. “


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