Che Persiceto vorremmo?

Ieri Gabri, nella pagina di Facebook del Sindaco, poneva un quesito tanto semplice quanto vasto ed articolato: che Persiceto vorremmo?

Ottimo, direi che mi piace sviluppare il concetto del ‘Persiceto che vorrei’. E come lo vorremmo Persiceto cari amici?

Che come sappiamo a criticare sono poi buoni tutti, ma a fare delle proposte costruttive è mica sempre facile.

Sul blog abbiamo trattato in modo propositivo e costruttivo diversi argomenti e sono usciti gia’ diversi spunti: vediamoli.

1. Un argomento trattato è la Partecipanza. L’anno prossimo dovrebbero esserci le elezioni e non sarebbe male tentare di strapparla al Centrodestra che l’amministra da più di 30 anni con stile berlusconiano.  Per farlo dovremmo trovare le condizioni per collaborare con le forze d’opposizione formando un Comitato. Ci piacerebbe insomma una Partecipanza Persicetana dove i partecipanti possano avere voce in capitolo, non come ora trattati da sudditi. Vedremo.

2. Un altro argomento trattato è la carenza di posti agli asili Comunali, ed il disagio per i non credenti (o ben più grave per chi professa un’altra religione) di dover affidare il proprio bimbo alla scuola privata delle suore. Qualcuno contesta anche all’Amministrazione Comunale finanziamenti a quella scuola privata, ma al momento non abbiamo ancora riscontri precisi. Ciò che vorremmo dunque è assicurare ai persicetani il diritto di poter affidare i propri bimbi a un asilo laico.

3.  Abbiamo poi affrontato il disagio da digital divide per i persicetani che abitano nelle frazioni e che al momento hanno grossi problemi nel connettersi a internet. In quest’ambito l’Amministrazione Comunale ha progetti ambiziosi, ma al momento restano progetti. Vorremmo connessioni Internet wireless Adsl  in tutto il territorio, specialmente nelle aree rurali.

4. E’ poi uscito il  problema del fotovoltaico, di come vorremmo sempre più i pannelli sui nostri tetti ma non nelle campagne. Di come vorremmo che i relativi finanziamenti (Regionali e Provinciali) fossero potenziati ed agevolati, così da consentire sempre a più cittadini l’accesso a questa tecnologia.

5. Uno dei problemi più sentiti è la difficoltà per i giovani di inserirsi ed integrarsi nel tessuto sociale e produttivo persicetano. Vorremmo spazi e iniziative aggreganti-coinvolgenti che aiutassero ed assistessero i nostri giovani in questo difficilissimo momento economico e politico che li vede sempre più al margine di una società non è più a loro misura e con il futuro cartolarizzato. Inutile raccontarci che il Comune fa tanto per i giovani; il bicchiere appare terribilmente, desolantemente mezzo vuoto. Direi anzi che è pieno solo per un quarto.

6.  Problema preoccupante e lacerante è la sicurezza e il modo di rapportarsi ai cittadini dei nostri Vigili Urbani.  Premesso che non capiremo mai come si sia arrivati ad armarli di pistola, (prossimo passo sarà il manganello e lo spray urticante?) non e’ sempre gradevole per i persicetani essere trattati da criminali incalliti ogni volta che commettono una banale infrazione. La legge va rispettata e le multe pagate, ma i trasgressori hanno diritto ad essere trattati in modo civile e con rispetto. E’ vero che ci sono Vigili che si comportano in modo educato e  gentile,  ma poi arrivano gli sceriffi (e le sceriffe, specialmente degli altri Comuni vicini)  e addio civiltà.  Ci vorrebbe qualcuno che insegni l’educazione, le buone maniere ed il senso civico a questi; una volta lo faceva l’Assessore a Polizia e Commercio ed ora quella Delega è in mano al Sindaco. Vorremmo in questo caso che i Vigili assistessero con cortesia ed educazione i persicetani,  anche quando elevano loro contravvenzione. E magari senza scambiare il far rispettare le normative vigenti con l’angheriare i cittadini per far cassa.

7. Poi pare che ai persicetani piacerebbe un Parco dove fare vita sociale e di gruppo, sdraiarsi e gustarsi un gelato, trovarsi con gli amici … cose semplici insomma, e spazi e strutture aggreganti, fisse e libere per i giovani (palchi e aree per spettacoli spontanei), ma che al momento non possono avere. Anatre e folaghe e sportivi tesserati si, che ci sono ampi spazi a loro riservati, ma ai cittadini normali niente. Chissà perchè. E’ una cosa che vorremmo questa a Persiceto e che chiediamo inascoltati da almeno una trentina d’anni.

8. Poi ci piacerebbe poter avere confronti reali con chi amministra. Occasioni o nuovi ed inediti organismi che consentano una partecipazione reale e viva dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Riunioni ed Assemblee più o meno aperte ai cittadini non contano più nulla e da tempo, cose di una volta che al momento non consentono una reale partecipazione ma solo un rapporto di sudditanza tra chi indica vie già decise altrove e chi deve recepirle. E a volte subirle.  Ci siamo tanto battuti anni fa per il decentramento; che coinvolgimento hanno avuto i persicetani della Biancolina nella progettazione di quella biomassa? E quanto hanno potuto far valere le loro opinioni?
Al momento un momento di scambio d’idee o … confronto  appare nella pagina Facebook del Sindaco, dove lui la mattina presto ci racconta la sua avventura quotidiana subito osannato dai fedeli che lo acclamano a priori e subito schernito dai “leggo solo Sallusti & Belpietro” peraltro di solito trattati con benevolenza, in quanto non entrano nello specifico e non vanno mai oltre lo sfogo acido fine a sè stesso. Chiunque altro azzardi esprimere opinioni dissonanti, o addirittura critiche precise e argomentate, viene bloccato o ignorato o peggio… ammansito, con promesse di Incontri e Articoli, Documenti e blabla vari annunciati a piene mani a ogni osservazione, … e dai quali quando avvengono non si ottiene mai nulla di concreto, finalizzati esclusivamente a rabbonire (o turlupinare?) i cittadini. Un vero e proprio muro di gomma. Vorremmo insomma un Persiceto dove contare e partecipare; che fanatici estremisti che siamo vero?

9. E  infine vorremmo un Persiceto libero da quei brontosauri politici viziati da decenni di potere e convinti di poterne disporre a piacimento, di poter decidere (e imporre) sulla pelle dei cittadini scelte sciagurate (a cui evidentemente appaiono particolarmente interessati) come quella delle ‘nostre‘ biomasse. Funzionari di Partito sempre sicuri di avere comunque ragione ed il diritto di poterla applicare la loro ragione, grazie al consenso certo dello zoccolo duro cammellato-lobotomizzato dei vecchi militanti, sempre accondiscendente e pronto a votare senza discutere, per disciplina di partito, tutto ciò che passa il convento.

Il blog è aperto da poco più di un mese e questa lista già mi spaventa. Tocca muoverci cari amici… voi che Persiceto vorreste?  :)


Commenti
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  1. avatarGabriele Tesini - 28 novembre 2011

    Sono d’accordo su tutto Andrea, per ora comunque procederei a fare iniziative in nome del Blog, Persiceto Caffè.

    Bellissimo il motto che rimane per ora una proposta che a me piace tanto e che ho già usato in diversi articoli postati sia sul Blog che su Facebook.  

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